Carissimi Fratelli e Sorelle,
Dio si manifesta, nella creazione, come Padre buono che si prende cura di ciò che ha creato con un amore e una fedeltà che non vengono mai meno.
Così, la creazione diventa luogo in cui conoscere e riconoscere l’onnipotenza del Signore e la sua bontà.
Nel primo Capitolo del libro della Genesi, per sei volte viene ripetuta la frase: «Dio vide che era cosa buona», per concludere, la settima volta, dopo la creazione dell’uomo: «Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona».
Tutto ciò che Dio crea è bello e buono, intriso di sapienza e di amore; l’azione creatrice di Dio porta ordine, immette armonia, dona bellezza.
Mi piace molto immaginare il sorriso compiaciuto di Dio che, al termine del suo capolavoro: la creazione, contempla con meritata soddisfazione e gioia l’opera delle Sue mani. Ecco, era veramente tutto ok!
La pace regnava sulla terra, nessuna discordia vi era né all’interno della prima coppia, né tra gli esseri umani e gli esseri animali, e un’armonia paradisiaca regnava tra il Creatore, che amava passeggiare nel giardino dell’Eden, e le sue creature.
Se non che, pochi giorni trascorsero e l’uomo con la moglie Eva, cominciarono a dare dei grattacapi a Dio e a guastare ciò che era stato creato buono e bello, tanto che, attesta la Scrittura: “Dio si pentì di aver fatto l’uomo e se ne addolorò in cuor suo” (Gn 6, 6).
Talvolta sembra che l’uomo non abbia passatempo migliore che quello di complicarsi la vita e complicare quella altrui, mentre potrebbe vivere sereno.
Chiamati alla pace, spesso ne diventiamo i demolitori, sia nel nostro piccolo che in grande.
La vita poi finisce e il nostro essere può cadere nell’oblio, oppure essere ricordato come un esempio e una benedizione o, infine, essere tristemente ricordato per le cattive opere che abbiamo compiute.
Ogni giorno siamo chiamati a costruire la nostra storia con Dio, facendo delle scelte e compiendo delle opere che lascino questo mondo migliore di come lo abbiamo trovato.
Nel Nome del Signore, vogliamo incominciare subito?
Con grande affetto:
Sr. Ch. Cristiana Scandura osc
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