Carissimi giovani,

Spesso nel Vangelo, Gesù ci descrive il Padre come Uno che organizza feste e banchetti ed anche il regno dei Cieli viene paragonato ad un Re che fa una festa di nozze per suo figlio.
Dio sa rallegrarsi e festeggiare per uno solo dei Suoi figli che si ravvede e dalla via della perdizione cui si era incamminato, si pente e cambia vita. Proprio come è narrato nella nota parabola del figlio prodigo.
Il figlio prodigo è quel figlio sfrontato che chiede al Padre la sua parte di eredità per poi andarla a dilapidare completamente vivendo in modo dissoluto.
Dopo aver speso tutto, ridotto alla miseria, decide di fare ritorno alla casa del Padre, spinto, non tanto dal pentimento, quanto dalla fame, con la certezza nel cuore di essere comunque riaccolto, se non come figlio almeno come servo. Non si sbagliava. Anzi il Padre supera le sue aspettative e anziché limitarsi ad accoglierlo e a trattarlo da servo, come del resto avrebbe meritato, invece sorprende tutti (figlio compreso) con il suo atteggiamento.
È proprio di Dio usare misericordia e specialmente in questo si manifesta la Sua onnipotenza.
Il Padre gli corre incontro, lo abbraccia, nemmeno gli dà il tempo di pronunciare le parole di scusa che si era ben preparate, dice ai servi di rivestirlo degli abiti più belli e finalmente con tutta la sua autorità paterna ordina:

FACCIAMO FESTA!

Dio è gioia e vuole la nostra gioia. Non ci comanda niente che non sia a favore della nostra felicità.

Tutto ciò
che Dio ci comanda
è a servizio della nostra gioia.

E a proposito di comandamenti, per venire incontro alla nostra scarsa memoria, Gesù li ha compendiati tutti in uno solo:
“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri,
come io ho amato voi.” (Gv 15,12).
Gesù ci ha rivelato la natura di Dio come quella di un Padre che non si dà mai per vinto fino a quando non ha dissolto il peccato e vinto il rifiuto con la compassione e la misericordia.
Nelle parabole dedicate alla misericordia, Dio viene sempre presentato come colmo di gioia, soprattutto quando perdona. In esse troviamo il nucleo del Vangelo e della nostra fede, perché la misericordia è presentata come la forza che tutto vince, che riempie il cuore di amore e che consola con il perdono.
Carissimi Fratelli e Sorelle, ho una grande gioia nel cuore e come vorrei comunicarla a tutti:
Dio ci ama!
Questa grande notizia Egli non ce l’ha mandata a dire con un angelo, ma è venuto Lui stesso a comunicarcela, facendosi uomo e morendo in Croce per noi.
“La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia.
Invito ogni cristiano – scrive Papa Francesco – in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù o a prendere la decisione di lasciarsi incontrare da Lui, di cercarlo ogni giorno senza sosta… Questo è il momento di dire a Gesù Cristo:

Signore, mi sono lasciato ingannare, in mille maniere, sono fuggito dal tuo amore, però sono qui un’altra volta per rinnovare la mia alleanza con te. Riscattami di nuovo Signore, accettami ancora una volta tra le tue braccia amorose.
Ci fa tanto bene tornare a Lui quando ci siamo perduti. Egli rende i suoi fedeli sempre nuovi, essi riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi”. (E.G. 1-3)

Con grande affetto:

Sr. Ch. Cristiana Scandura osc

Facciamo festa pdf

Audio: Il figlio prodigo