Ultima notizia!
E’ stato scoperto un nuovo Oceano: Cuore di Gesù,
le cui acque dell’amore sono
tranquillamente navigabili
da chi non soffre il mal di mare dell’egoismo!
Carissimi giovani, il Signore vi dia pace.
A breve si celebrerà la solennità del Sacro Cuore di Gesù; festa tanto cara alla devozione dei cristiani. Vorrei soffermarmi sul significato più profondo da cui scaturiscono tale devozione e la festa del Sacro Cuore.
Tutto ha inizio il Venerdì Santo sul Calvario.
L’evangelista Giovanni che, secondo la tradizione, stava ai piedi della croce con Maria, Madre di Gesù, ci ha tramandato un particolare della Passione di Gesù; ascoltiamolo dalle sue stesse parole:
“Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato-, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via.
Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue ed acqua” (Gv 19, 31- 34).
Il discepolo che Gesù amava, credo fu il primo dopo Maria, ad entrare per quella ferita e a comprenderne il significato nascosto, tant’è che subito dopo esclama: “Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate” (Gv 19, 35).
Dietro Giovanni, numerosi santi, mistici e soprattutto i Padri della Chiesa, si sono immersi in quell’oceano di misericordia che è il Cuore di Gesù e ne hanno tratto tesori di scienza e di sapienza che stanno alla base della comprensione che ha la Chiesa dei misteri della fede. Infatti è interessante notare come nell’Ufficio delle Letture del Venerdì Santo si ascolta un brano di S. Giovanni Crisostomo che a primo acchito sembra fuori luogo in quel giorno; ci si aspetterebbe infatti una sorta di “lamento funebre”. Il Crisostomo invece ci introduce al nocciolo dell’evento del Calvario e con volo d’aquila ci spinge ad andare oltre la nostra sensibilità per aderire con viva fede al Mistero che si spalanca dinanzi ai nostri occhi miopi. Questo Padre della Chiesa dunque, spiega che l’acqua e il sangue sgorgati dal costato del Signore sono simboli del Battesimo (l’acqua), e dell’Eucaristia (il sangue); e che la Chiesa è nata da questi due sacramenti. Egli continua così:
“Come Dio formò la donna dal fianco di Adamo, così Cristo ci ha donato l’acqua e il sangue dal suo costato per formare la Chiesa. E come il fianco di Adamo fu toccato da Dio durante il sonno, così Cristo ci ha dato il sangue e l’acqua durante il sonno della sua morte. Vedete in che modo Cristo unì a se la sua Sposa, vedete con quale cibo ci nutre”.
Dinanzi ad un Mistero tanto grande, come restare indifferenti? Solo la gratitudine e l’adorazione possono in piccola parte corrispondere all’amore di Gesù per noi. Ecco allora da dove scaturisce la devozione al Cuore di Gesù. I Santi che con sete ardente sono penetrati nella ferita del costato del Signore non vi sono più usciti, anzi, vi hanno trascinato altre anime.
Un aspetto fondamentale della devozione al Cuore di Gesù è la riparazione. Infatti, se Gesù ci ha amato fino a morire sulla croce per la nostra salvezza, noi come possiamo ricambiare? Anzitutto conformando la nostra vita alla sua così come Egli stesso ci invita: “Imparate da me che sono mite e umile di cuore” (Mt 11, 29); poi con la riparazione, cioè pregando e offrendo tutta la propria vita a Gesù per coloro che lo offendono, lo calpestano, lo odiano.
Vi porto un semplicissimo esempio. Pensate se qualcuno tratti male e offenda una persona che voi amate particolarmente e per la quale avete gratitudine. Cosa ne provereste? Certamente amarezza, tristezza, dolore. Vi coinvolgete nei sentimenti della persona amata e cercate di lenirne la sofferenza cercando di confortarla in qualche modo.
Per chi è innamorato di Gesù avviene lo stesso, anzi, di più. Tutto concorre alla riparazione: ogni parola pungente taciuta per amor suo ripara le tante parole cattive che si dicono; la lode a Dio ripara le bestemmie scagliate contro di Lui; ogni piccolissima buon’ azione compiuta per amore ripara le ingratitudini e le cattiverie che ci sono nel mondo.
La riparazione inoltre va a braccetto con l’intercessione. Cioè se taccio una parola non solo riparo per un’altra parola cattiva, ma chiedo anche perdono per coloro che vivono schiavi del peccato e supplico il Signore di avere misericordia di tutti noi.
C’è una cosa che in tutto questo discorso non dobbiamo dimenticare. Ciò che più conta non è tanto quello che io faccio per Gesù, ma è ciò che Lui fa per me. Immergersi nel suo Cuore adorabile come hanno fatto i Santi, significa lasciarsi plasmare da Lui, lasciarsi portare in braccio e poggiare il capo sul suo Cuore come fece Giovanni durante l’ultima Cena. Potremo così ascoltarne i battiti, ogni fremito di dolore e ogni balzo di gioia, e sintonizzare i nostri cuori con il suo.
Il brano del Vangelo che si legge nella solennità del S. Cuore (anno c) è quello della pecorella smarrita. Lasciamoci dunque portare tra le braccia del Buon Pastore e non rattristiamolo più con l’ingratitudine e l’abbandono. Fuori dal suo Cuore c’è solo tristezza, vuoto interiore e la vita perde tutta la bellezza dei colori smaglianti di cui Lui l’ha dipinta nel suo disegno che ha per ciascuno di noi.
Lasciamoci amare perdutamente da Dio che ancora oggi sussurra al nostro cuore:
“Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai” (Is 49, 15).
Vi assicuro la mia preghiera al Cuore di Gesù:
Sr. Ch. Aurora della Madonna delle lacrime osc
Ricordatevi dell’Oceano Cuore di Gesù! Potete immergervi in esso in qualunque stagione specie se avete bisogno di rigenerarvi nel corpo e nello spirito perché le sue acque sono altamente curative. Per arrivarvi potete benissimo servirvi della bussola della fede che vi indicherà le giuste coordinate: i sacramenti e la preghiera. Buon viaggio!
L’oceano del Cuore di Gesù pdf
Audio: Cristo Gesù!